Buongiorno  Cactus! Come state? Oggi voglio parlarvi di un libro che personalmente ho amato! Stiamo parlando de: "Vera o i Nichilisti" di Oscar Wilde edito da Rogas edizioni. Ringrazio ancora la Case Editrici per la copia cartacea e per l'opportunità che mi hanno dato di leggere questo dramma in un prologo e quattro atti. Di seguito vi lasci vi lascio trama e poi ne parliamo un pò insieme.


TRAMA
Dietro Vera ci sono tutte le donne che di lì in poi hanno ingaggiato, sovente con il prezzo della galera o addirittura della vita, la lotta per affermare i propri diritti nella fabbrica, nella società, nella famiglia, lasciando traspirare la grande ammirazione che Wilde nutriva per le donne, in primis per le attrici, che si contrapponevano allo stereotipo vittoriano, per quella che Sara Grand definirà la 'New Woman'. Dietro i nichilisti si scorgono, con il senno di poi, i gruppi e le organizzazioni che combatteranno contro le disuguaglianze e la violenza razziale o omofobia. Non è un caso, quindi, che nel 2014, il 12 febbraio, dopo centoquaranta anni di silenzio imposto, le battute di 'Vera o i nichilisti' siano tornate a risuonare su di un palcoscenico, ancora una volta e forse non a caso newyorchese.


Ho cominciato questo romanzo leggendo le pagine introduttive e la postilla del traduttore, con tutti i vari retroscena che hanno portato alla pubblicazione di questo libro e alla sua stesura per il teatro.
L'intento di questo dramma è di far emergere il dissenso del popolo di fronte alla tirannia ed esprimere la voglia di libertà. Dietro i "Vera" ci sono infatti, tutte le donne che hanno lottato per affermare i loro diritti nelle fabbriche, nella società e persino nel nucleo familiare. Dietro i "Nichilisti" abbiamo invece i gruppi e le organizzazioni che combattono contro le disuguaglianze e la violenza razziale o omofoba.

Il titolo, però, suggerisce un conflitto tra Vera e i Nichilisti, dando l'idea di un sè diviso. Da un lato, l'innocenza, incarnata dalla nostra protagonista Vera nella campagna. Dall'altro, il nuovo sè anarchico incarnato dalla Città anarchica. Ed è qui che viene nuovamente sottolineato il tentativo di portare la Donna fuori dalla sfera domestica.

Il libro è ambientato nel 1881 per permettere una maggiore libertà espressiva limitando le ingerenze politiche . Nonostante questo il libro viene, all'epoca, criticato. Principalmente per: la presenza di un attentatore donna, il fatto che la stessa venga poi assolta, il tema scottante.

"Soffocare la mia natura qualunque essa sia; non amare nè farsi amare; non compatire nè farsi compatire; nè sposarsi nè farsi sposare, fino alla fine; pugnalare in segreto di notte; mettere il veleno nel bicchiere; aizzare il padre contro il figlio e il marito contro la moglie; senza timore, senza speranza, senza futuro, soffrire, annichilire, vendicare."
Nonostante il giuramento, tutti gli uomini, al di là del rango sociale o della religione o di qualsiasi altro elemento discriminatorio, sono tutti inesorabilmente fragili, soggetti a passioni e malattie, e nel loro involucro di carne vulnerabili tutti allo stesso modo.

Donne disposte a soffocare la loro natura per una società che non riserva uguali diritti per entrambi sessi.

Oscar Wilde rimane il mio autore classico/contemporaneo preferito!
Essendo un prologo lo stile si scrittura risulta comunque semplice e molto fluido! Sono molto contenta di aver avuto la possibilità da parte della Casa Editrici di aggiungere questo gioiellino alla mia libreria.

Il dramma interessava a molti di voi, spero di avervi dato un'idea del libro e di avervi soprattutto convinto a leggerlo perché non ve ne pentirete!

Ringrazio ancora @Rogas Edizioni!
Noi ci vediamo domani (solamente per questa settimana) parlaremo de: "La ragazza nella torre" edito da @Fanucci Editore!


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