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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020
I fuochi d'artificio fanno più paura della guerra Joe aspetta un figlio, deve tornare a casa e vederlo crescere, poterlo crescere. Sono passati cinque mesi, nella tasca destra dei pantaloni mimetici porta due nastri colorati: uno rosa, uno blu. Non sa qual'è quello giusto. Ogni volta, prima di lasciare il Campus, li stringe in mano, li osserva come se attraverso loro potesse riconoscere il volto di sua moglie, poi con una lacrima in volto li rimette al proprio posto sperando non sia l'ultima volta che possa vederli. Oggi noi siano in prima fila, ognuno sa che forse non tornerà, non torneremo. Il silenzio che respiriamo, il battuto dei nostri cuori, il puzzo, tutto ci ricorda che la morte corre verso di noi. Mia madre sta gesticolando freneticamente. Continua a chiedermi se voglio uscire un po' all'aria aperta. Non fa che sussurrarmi alle spalle. Come potrei, se uscissi allo scoperto una pallottola mi attraverserebbe il cervello. Ormai siamo tutti all'interno