Salve lettori! Come state? Spero che stiate bene e che non vi siate presi la febbre come molti in questo mese! Oggi sono qui per portarvi la recensione de: "tre serbi, due mussulmani e un lupo" edito da Infinito Edizioni che ringrazio ancora per avermi mandato!❤ Ecco a voi la recensione!
RECENSIONE:
Maggio 1992, Bosnia Erzegovina, Prijedor. Una cittadina normale, un gruppo di amici e un lupo, che improvvisamente si ritrovano ad affrontare le atrocità di una guerra etnica contro i non serbi. Ognuno di loro, però, riesce a reagire con coraggio e a non rinunciare alla loro amicizia, nonostante le dure prove, che li mettono a contatto con la crudeltà di un odio versi il "diverso". " Il male era tornato nel cuore d'Europa e aveva messo radici a Prijedor, mezzo secolo dolo la fine dell'Olocausto.
". Una storia fantastica ma che grazie al contributo finale mostra il reale massacro dopo il genocidio ebraico, con uno stile semplice ma che approfondisce i dettagli di una storia che potrebbe essere accaduta davvero. "L'odio è l'unico rifugio dove trovare riparo, per evitare di venire schiacciati dalla vergogna". Un romanzo che ti entra nell'anima e che bisogna leggere per non dimenticare tutte le mostruosità accadute. C'è emozione e quel pizzico di suspanse per affezzionarti ai personaggi e identificati con loro.
Un libro davvero splendido! Ringrazio la casa editrice, ancora, per avermelo inviato e sono stra contenta di poter collaborare con voi!
Noi ci sentiamo molto presto con la recensione dell invitato di Massimiliano Alberti. A presto lettori!❤
RECENSIONE:
Maggio 1992, Bosnia Erzegovina, Prijedor. Una cittadina normale, un gruppo di amici e un lupo, che improvvisamente si ritrovano ad affrontare le atrocità di una guerra etnica contro i non serbi. Ognuno di loro, però, riesce a reagire con coraggio e a non rinunciare alla loro amicizia, nonostante le dure prove, che li mettono a contatto con la crudeltà di un odio versi il "diverso". " Il male era tornato nel cuore d'Europa e aveva messo radici a Prijedor, mezzo secolo dolo la fine dell'Olocausto.
". Una storia fantastica ma che grazie al contributo finale mostra il reale massacro dopo il genocidio ebraico, con uno stile semplice ma che approfondisce i dettagli di una storia che potrebbe essere accaduta davvero. "L'odio è l'unico rifugio dove trovare riparo, per evitare di venire schiacciati dalla vergogna". Un romanzo che ti entra nell'anima e che bisogna leggere per non dimenticare tutte le mostruosità accadute. C'è emozione e quel pizzico di suspanse per affezzionarti ai personaggi e identificati con loro.
Un libro davvero splendido! Ringrazio la casa editrice, ancora, per avermelo inviato e sono stra contenta di poter collaborare con voi!
Noi ci sentiamo molto presto con la recensione dell invitato di Massimiliano Alberti. A presto lettori!❤
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